Antonio Genovesi
Antonio Genovesi insegnò a Napoli Economia Politica, prima cattedra di questa disciplina al mondo. Il suo testo Lezioni di commercio o sia di economia civile è uno dei primi a disciplinare l’economia come scienza autonoma.
Antonio Genovesi (1713-1769) è stato un grande innovatore della cultura e della scienza, esponente perfetto di quella generazione di studiosi che hanno aperto le strade della modernità con moderazione e decisione. Un illuminista moderato, lo potremmo definire, primo nel mondo a tenere una cattedra di economia, primo a insegnare in lingua italiana e non in latino, visse tra Salerno e Napoli e contribuì a fondare appunto una disciplina che, secondo i dettami di Adam Smith, doveva portare ricchezza e benessere nei Regni.
Nato a Castiglione in provincia di Salerno, si dedicò giovanissimo agli studi, dopo un apprendistato privato in provincia, arrivò al seminario di Salerno dove si laureò e prese i voti sacerdotali.
Trasferitosi a Napoli, entrò in contatto con i fermenti innovatori particolarmente legati a Gian Battista Vico, da cui ereditò la cattedra di Etica all’Università. Ma di problemi metafisici e filosofici si stancò presto e passò a insegnare in quella cattedra di Economia Politica che, come detto, fu la prima in Europa.
I suoi scritti, raccolti con il titolo "Lezioni di commercio o sia di economia civile" fu pubblicato nel1765, uno dei primi testi in cui si discuteva della ricchezza delle nazioni attraverso gli investimenti in istruzione, nella riforma della proprietà agraria e e sul protezionismo nei commerci e nell’industria.