donne di pace / donne di guerra
Tutti i venerdì dal 6 maggio al 10 giugno alle ore 20.30
"Genius loci" è l'espressione di tutti i significati d'arte di un territorio: teatro, cinema e arti visive che scaturiscono da una medesima origine fisica.
Questa rassegna pone l'accento su due temi: pace e guerra.
Le sacerdotesse di questo rito sono quattro attrici cresciute in una terra che si è sempre rivelata prodiga e generosa con le tavole del palcoscenico: Paola Senatore, Anna Rita Vitolo, Autilia Ranieri e Francesca Pica.
Sono loro le interpreti di un sentire di sbigottimento e dolorosa sorpresa dei momenti che tutti stiamo vivendo.
Abbandonarsi alle nostre fantasie è un rimedio alle paure e alle angosce che talvolta la vita ci riserva.
Andrea Carraro
Programma
venerdì 6 maggio 2022: proiezione del film Rosenstrasse di Margarethe von Trotta con Katja Riemann.
venerdì 13 maggio 2022: Parabola di Antigone di Anna Rotunno con Paola Senatore, regia di Andrea Carraro.
venerdì 20 maggio 2022: Il fiore che ti mando l’ho baciato con Anna Rita Vitolo, regia di Antonio Grimaldi, scrittura scenica di Elvira Buonocore, Anna Rita Vitolo, Antonio Grimaldi.
venerdì 27 maggio 2022: I racconti di Autilia con Autilia Ranieri, di Antonio Marfella, Autilia Ranieri, Luca Scarlini.
venerdì 3 giugno 2022: Mare di e con Francesca Pica, supervisione di Elena Bucci, da “Donne di mare”, “La danza delle streghe”, “I confini irreali delle Eolie” di Macrina Marilena Maffei.
venerdì 10 giugno 2022: proiezione del film “The reader” / A voce alta di Stephen Daldry, da un romanzo di Bernhard Schlink, con Kate Winslet, Ralph Fiennes, David Kross e Bruno Ganz.
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Scheda del film “Rosenstrasse”, proiettato il 6 maggio 2022 alle ore 20.30
Ruth, ebrea berlinese, scampata alla furia nazista, raggiunge gli Stati Uniti alla fine del secondo conflitto mondiale, nel tentativo di costruirsi una nuova vita e di rimuovere il doloroso ricordo di quegli anni. Sarà però sua figlia Hannah, ai giorni nostri, a desiderare di ricostruire quel passato servendosi della collaborazione di Lena Fisher, colei che salvò la vita di sua madre. Le due donne, insieme, riusciranno così a portare alla luce un evento di eccezionale portata: la protesta di Rosenstrasse. Nel 1943, nel pieno dei rastrellamenti operati dai nazisti, diverse donne ariane organizzarono, infatti, una straordinaria protesta non violenta, dopo che la forza pubblica aveva preso in custodia i loro mariti ebrei per condannarli alla deportazione.
Un film capace di farsi testimonianza dell’assoluta dignità degli uomini e delle donne al cospetto della mostruosità della guerra, tornando così a essere terribilmente attuale.
<<Non tutti i tedeschi stettero zitti e muti con il governo nazista! Nel 1943 centinaia di donne tedesche protestarono con la deportazione dei loro mariti>>.
Margarethe von Trotta
Rosenstrasse ha ottenuto la candidatura alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia per la Miglior interpretazione femminile a Katja Riemann nel 2003 ed è risultato vincitore del David di Donatello come Miglior film dell’Unione Europea nel 2004.
Rosenstrasse
regia di Margarethe von Trotta
con Katja Riemann, Maria Schrader, Jutta Lampe, Doris Schade, Svea Lohde e Gaby Dohm
anno 2003
durata 130 minuti
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Scheda dello spettacolo “La parabola di Antigone” che andrà in scena il 13 maggio 2022 alle ore 20.30
Dall’Antigone sofoclea alla Parabola di Antigone
Sotto le mura di Tebe si sono dati vicendevole morte in duello Eteocle e Polinice, nati dal matrimonio incestuoso di Edipo con sua madre. Nella città il potere è detenuto con mano ferrea dallo zio dei due, il re Creonte, che ha proibito di dare sepoltura a Polinice perché lo considera un traditore.
Antigone, anche lei figlia di Edipo e Giocasta, disobbedisce al decreto di Creonte, ritenendolo iniquo e contrario alle leggi eterne degli dèi, e per due volte stende un velo di terra sul corpo del fratello Polinice. Arrestata e condotta davanti al re, la giovane sostiene con fierezza le ragioni della sua ribellione. Di fronte all’ostinazione della nipote, Creonte s’infuria e la fa rinchiudere in una caverna, dove intende lasciarla morire di inedia nonostante l’accorata protesta del figlio Emone, che è legato ad Antigone da una promessa di nozze. Solo quando l’indovino Tiresia gli presagisce che la sua tracotanza ed empietà gli attireranno immani sciagure, il re vacilla e vuol correre ai ripari. Ma è già tardi: un messaggero annuncia che sia Antigone che Emone si sono tolti la vita. A tale notizia, anche Euridice, madre di Emone, si uccide.
Ma che cosa sarebbe successo se Creonte avesse fatto in tempo a comunicare ad Antigone il suo ravvedimento? Da tale interrogativo, secondo una prospettiva, per così dire, “controfattuale”, si sviluppa il lavoro La parabola di Antigone, che, diversamente da Sofocle, ci mostra la figlia di Edipo nel chiuso della caverna dove è stata segregata. In questo luogo esploderanno tutti i conflitti e le contraddizioni che si annidano nell’animo della protagonista e che in questa rilettura del mito rappresentano la ragione più profonda del suo suicidio.
La parabola di Antigone
di Anna Rotunno
con Paola Senatore
regia di Andrea Carraro
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Scheda dello spettacolo “Il fiore che ti mando l’ho baciato” in scena il 20 maggio 2022 alle ore 20.30
Lettere sigillate. Custodite. Nascoste. Un mezzo antico, raro. Fortunati siamo, allora, se tra le mani ci capitano quelle del passato. E se “ci capitano”, è perché esistono i conservatori, i nostalgici, i romantici.
Una corrispondenza amorosa, dunque, quella che accompagna la storia narrata in scena. La guerra che scrive alla pace e la cerca, dalle trincee del primo conflitto al tormento di un amore a distanza. Lettere capaci di tenere in piedi una storia, di suggestioni e ricordi mai vissuti, di speranze e abbracci immaginati e gelosie, finché – dopo cento anni – restano la voce e il palco.
Questo racconto nasce dalla volontà di Rosa Fusco e su iniziativa dell’Associazione Culturale “Centro Studi sul Teatro Napoletano, Meridionale ed Europeo”, presieduta da Antonia Lezza, presso la cui biblioteca è custodito il materiale inedito degli eredi Fusco.
Il fiore che ti mando l’ho baciato
Dal carteggio 1913-1915 tra Stamura Segarioli e Francesco Fusco
con Anna Rita Vitolo
regia di Antonio Grimaldi
scrittura scenica e drammaturgica di Elvira Buonocore, Anna Rita Vitolo e Antonio Grimaldi
mixaggio sonoro Salvatore Labadia
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Scheda dello spettacolo “I Racconti di Autilia” in scena il 27 maggio 2022 alle ore 20.30
Gli ultimi anni, ormai definibili quali vera e propria “era Covid”, hanno segnato la vita del mondo intero. Gli attori, in quarantena, hanno scoperto e sperimentato cosa significasse, nel Medioevo, il colore viola dei paramenti sacri: Quaresima, quaranta giorni di interdizione delle rappresentazioni teatrali.
Ma il covid è durato e dura molto di più.
La quarantena è l'occasione, allora, per chi fa spettacolo di chiudersi in sé stesso e di aprirsi al contempo, per lasciar venire fuori il meglio.
"I racconti di Autilia" rappresentano la selezione, da parte di un’attrice, di testi capaci di sottolineare la condizione di solitudine di quanti, per lavoro e vocazione, scelgano di rapportarsi con gli altri sulle tavole del palcoscenico.
<<Quattro momenti. Quattro stadi tempor(e)ali. Quattro emotività consumate solo lambendo il lago di legno che bagna piedi teatrali. Quattro, è questo numero imperfetto che scandito vien dalla memoria sentimentale e legata all'esperienza del teatro. Tempo che si fa in... quattro perché un attore non dimentichi cos'è; anche se l'era attuale quasi parrebbe imporgli l'oblio. "Quando si finisce di pagare?"
Quando si finirà di scontare la pena della solitudine di mura domestico-carcerarie dettate dal Covid-19? Quando si tornerà a scegliere la più sana legge della solitudine per la creazione?
"[...] tentativo solitario senza coro d'aiuti a seguire, in un cortile aperto di castello, di fronte il pubblico e di lato una cartaccia, un fazzoletto può darsi." >>
Autilia Ranieri
I Racconti di Autilia
con Autilia Ranieri
di Antonio Marfella, Autilia Ranieri, Luca Scarlini
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Scheda dello spettacolo “Mare” in scena il 3 giugno 2022 alle ore 20.30
Un incontro fuori dall’ordinario quello con le “majare”, antiche donne per metà streghe e per metà fate, che conoscevano e sapevano manipolare le forze della natura.
Si facevano aiutare dal diavolo, dagli angeli, dai santi, per risolvere i problemi delle persone comuni accorse in loro aiuto.
<<La mitologia e la tradizione orale non sono poi così distanti, così come non lo sono sogno e realtà, ed è proprio su questo piano che si pone lo spettacolo: dov’è il confine tra vivere e sognare? E se è un sogno, è quello che fanno contemporaneamente due donne. É lì che si incontrano, pur appartenendo ad epoche diverse: una è dei nostri tempi; l’altra, incinta, è degli inizi del secolo scorso. Non sappiamo chi delle due stia sognando o se stiano sognando entrambe; non sappiamo chi sia reale e chi inventata o se siano entrambe il volto di una sola persona>>
Con Mare, Francesca Pica – originaria, per parte materna, delle Isole Eolie – racconta in scena di questi luoghi a lei ben noti, rivelandone una realtà nascosta, sotterranea, arcaica, ancora assai presente e palpabile, seppur plasmata dalla modernità.
Mare
di e con Francesca Pica
supervisione di Elena Bucci
liberamente tratto da “Donne di mare”, “La danza delle streghe” e “I confini irreali delle Eolie” di Macrina Marilena Maffei
scenografia e costumi di Domenico Latronico
luci Simona Parisini
sarti Rita Rubino e Marco Serrau
assistente all’allestimento Valerio Pietrovita
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Scheda del film “The reader / A voce alta” proiettato il 10 giugno 2022 alle ore 20.30
Dal regista di Billy Elliot e The Hours, The reader / A voce alta racconta delle vicende di Michael, un giovane ragazzo che nella Berlino del dopoguerra viene soccorso da una avvenente donna sulla trentina. Quando, guarito da una grave malattia, si reca da lei per ringraziarla viene a sua volta gratificato dal desiderio sessuale che la donna prova nei suoi confronti. Da quel momento i due continueranno a incontrarsi, concedendosi l’un l’altro, ma dedicandosi profondamente anche alla lettura dei classici, ai quali Hanna si appassiona lasciandosi avvolgere dalla capacità segreta di Michael di raccontare. Perché leggere a qualcuno è parlare alla sua immaginazione; significa porsi al servizio per stimolare la creatività di chi ascolta.
The reader / A voce alta ha ottenuto candidature ai Premi Oscar, ai Nastri d'Argento, ai David di Donatello e ai Golden Globes, ed è valso a Kate Winslet il premio Oscar come Migliore attrice nel 2009.
The reader / A voce alta
dal romanzo di Bernhard Schlink
regia di Stephen Daldry
con Kate Winslet, Ralph Fiennes, David Kross e Bruno Ganz
anno 2008
durata 120 minuti
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Costi:
Spettacolo
intero € 10 | ridotto € 8 (Under30 – Over65 – possessori carta LaFeltrinelli – enti convenzionati)
Proiezione € 5
Abbonamento € 35 / 4 spettacoli + 2 proiezioni
