La splendida Salerno, nobilitata e arricchita dal duca e poi principe Arechi II, si appresta a vivere due giornate speciali, destinate ad avviare una inedita stagione di ricerche, studi e riflessioni sulla evoluzione del ruolo delle donne longobarde nel corso dei primi mille anni dopo Cristo. Per la precisione, un millennio più altri 100 anni, ovvero dal l° secolo avanti Cristo al 1076 dopo Cristo, anno della conquista da parte dei Normanni del principato di Salerno – ultimo nucleo di potere longobardo sopravvissuto in Italia.
In un così vasto termine di tempo si è infatti sviluppata – naturalmente anche grazie all’apporto femminile – la lunghissima stagione evolutiva della Cultura longobarda che nel 2011 si è vista riconoscere dall’UNESCO la qualità di “primaria radice della Cultura Europea, poi sviluppata dai Carolingi”.
Focus iniziale, dunque, sul ruolo della donna in relazione allo sviluppo di una fonte culturale altomedievale che rappresenta oggi una significativa tessera nel mosaico degli elementi che concorrono a rendere consapevoli gli odierni cittadini d’Europa, soprattutto i giovani, dei Valori di uno straordinario e condiviso patrimonio culturale. Scritte da mani maschili e incentrate prevalentemente su guerre e conquiste, le antiche cronache non offrono molti spunti per la conoscenza della condizione femminile, su cui siamo tuttavia illuminati, almeno in parte, dalle leggi longobarde codificate e dai documenti d’archivio relativi a transazioni, processi e altri eventi. Invece le mulieres longobarde – il cui status risalta dagli elementi di abbigliamento e di ornamento musealizzati – hanno svolto ruoli importanti: nella gestione, anche diretta, del potere; nelle arti diplomatiche; nella diffusione e affermazione del cattolicesimo; nella direzione di monasteri femminili, che furono anche fulcri educativi oltre che di sviluppo sociale ed economico di estesi territori; nella diffusione dell’arte medica; nella non meno impegnativa conduzione dei propri nuclei familiari.
Il Convegno è organizzato congiuntamente dalla storica Associazione Nazionale per gli Interessi del Mezzogiorno d'Italia (ANIMI) e dalla Associazione Longobardia che ha ideato, organizzato e che gestisce l’Itinerario culturale “Longobard Ways across Europe” sviluppato sulla base dei criteri voluti dal Consiglio d’Europa per i propri Itinerari Culturali Europei.
Partner diretti dell’iniziativa sono l’Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno e l'Università degli Studi di Salerno con sue varie articolazioni.
Apporti sostanziali all’iniziativa sono giunti dal Ministero Italiano della Cultura e dalla Fondazione della Comunità Salernitana ETS, col patrocinio del Comune di Salerno, e di importanti realtà culturali in primis l’Associazione Italia Langobardorum (che gestisce il sito-seriale longobardo patrimonio UNESCO) e ILIESI-CNR oltre che religiose (Ufficio Cultura e Arte dell’Arcidiocesi salernitana) e della ricerca (CNR-DSU).
IL PROGRAMMA
21 marzo, ore 15.00
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO Campus di Fisciano – Sala Conferenze DISPAC Edificio B, Primo Piano
Introduzione
- Giampaolo D’Andrea (Presidente Associazione ANIMI)
- Gian Battista Muzzi (Presidente Associazione Longobardia)
Saluti istituzionali
- Prof. Vincenzo Loia (Magnifico Rettore, Università degli Studi di Salerno)
- Prof.ssa Paola Aiello (Università degli Studi di Salerno, Direttrice DISUFF)
- Prof. Armando Bisogno (Università degli Studi di Salerno, Direttore DISPAC)
- Prof. Salvatore Capasso (Direttore DSU-CNR)
Presiede: Amalia Galdi (Università degli Studi di Salerno)
Relazioni
- Claudio Azzara (Università degli Studi di Salerno) – La donna longobarda e il potere
- Chiara Lambert (Università degli Studi di Salerno) – “Nobilis a veteri proavorum feminates stirpe..”: la donna longobarda nell’epigrafia
- Caterina Giostra (Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano) – La donna longobarda nelle fonti archeologiche · Karina Grömer (Director of the Prehistory Department of the Natural History Museum in Vienna and University of Vienna) – L’abbigliamento della donna longobarda
- Luigi Andrea Berto (Western Michigan University) – Le donne nel “mito” delle origini dei Longobardi
22 marzo, ore 09.00
CURIA ARCIVESCOVILE DI SALERNO Salone degli Stemmi
Saluti istituzionali
- S.E. Mons. Andrea Bellandi (Arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno)
- Arch. Vincenzo Napoli (Sindaco di Salerno)
- Dott. Carlo Abbà (Ass.re alle Attività produttive – Comune di Monza)
- Dott.ssa Raffaella Bonaudo (Soprintendente ABAP Salerno-Avellino)
- Dott.ssa Antonia Autuori (Presidente Fondazione della Comunità Salernitana ETS)
Presiede: Lorella Parente (ISSR “San Matteo” Salerno; Uff. “Cultura e Arte” – Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno) Relazioni
- Cristiana Dobner OCD (Monastero Santa Maria del Monte Carmelo, Barzio) – La donna longobarda e la vita religiosa
- Francesca Stroppa (Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano) – Immagini femminili nelle fonti artistiche di età longobarda
- Lucia Di Cintio (Università degli Studi di Salerno) – La donna nel diritto longobardo. Alcuni aspetti del mundio
- Elda Morlicchio (Università degli Studi di Napoli ‘L’Orientale’) – Onomastica femminile longobarda
- Frank Andraschko (Università degli Studi di Amburgo) – Cimitero per uomini e cimitero per donne: un fenomeno culturale nel contesto longobardo del Nord Germania Conclusioni
- Francesco Panarelli (Università degli Studi della Basilicata, Direttore DIUSS)
Saluto di chiusura: Andrea Santolini (Associazione Longobardia, Vice Presidente)