Primo appuntamento venerdì 21 febbraio per la rassegna "Il colore dei suoni - Parte seconda 2025", con "Soma".
Alle ore 21 presso la Sala Pasolini si esibirà il trio composto da Peppe Frana (oud, robab afghano), Masih Karimi (tanbur, daf) e Ciro Montanari (tabla, percussioni) con SOMA, il loro esordio discografico.
Frana e Montanari, italiani impegnati da anni nella ricerca attorno alle tradizioni musicali extraeuropee, si uniscono all'iraniano Masih Karimi, virtuoso del tanbur kurdo e del daf. Il concerto comprende composizioni originali ispirate dai linguaggi musicali di area indo-persiana e del Medio Oriente e arrangiamenti di melodie tradizionali, intervallate da lunghe improvvisazioni introduttive dei modi melodici su cui le composizioni si basano.
Il tanbur è il liuto sacro dello Yarsanismo, una religione sincretica di origine medievale che combina elementi di misticismo islamico con pratiche e credenze pre-islamiche Tra i suoi usi principali spicca l'accompagnamento musicale del raduno mistico noto come Jam, dove un complesso rituale alterna il canto corale alla condivisione di pasti specifici, prima consacrati come offerte cerimoniali, poi consumati.
L'idea del sacrificio per ingestione trova il suo archetipo nel Soma delle scritture vediche, la bevanda apportatrice di salute e immortalità che l'eroe assume per prepararsi al suo compito. Il simbolismo del Soma rivela così la concezione della vita come ciclo di distruzione e rinnovamento: ciò che viene divorato va a costituire il nutrimento necessario all'atto creativo.
Il Soma di Peppe Frana, Masih Karimi e Ciro Montanari (tabla, percussioni) è lo studio dei repertori musicali e dei linguaggi dell'area indo-persiana, da cui scaturiscono le loro composizioni originali intervallate da lunghe improvvisazioni introduttive.
Peppe Frana. Appassionato fin dalla giovane età della musica rock americana e d'oltreoceano, divenne rapidamente l'incubo dei migliori insegnanti di chitarra elettrica. A 20 anni era abbagliato dall'interesse per la musica modale extraeuropea. Grazie al lavoro di Ross Daly, ha intrapreso lo studio dell'oud turco e di altri cordofoni suonabili a plettro, facendo frequenti viaggi in Grecia e Turchia. Lì ha visitato alcuni dei maestri più rinomati: YurdalTokcan, Om er Erdogdular, Murat Aydemir, Daud Khan Sadozai e lo stesso Ross Daly. Un incontro con i membri dell'Ensemble Micrologus ha ispirato il suo interesse per la musica medievale europea e il liuto a plettro; è diventato presto uno dei solisti più apprezzati e insegnanti specializzati nel repertorio italiano del Duecento. Nel 2013 ha studiato liuto medievale presso la Schola Cantorum di Basilea, in Svizzera, sotto la guida di Crawford Young. Ha una laurea con lode in filosofia presso l'Istituto Universitario “L’Orientale” di Napoli. Collabora regolarmente con numerosi artisti e progetti musicali del mondo antico, orientale e non classico tra cui l'Ensemble Micrologus, Ensemble Calixtinus, Cantsilena, Christos Barbas, Ross Daly, Vinicio Capossela, Radiodervish, Angelo Branduardi. Fiorente la sua attività artistica. Si è esibito nei festival più prestigiosi sia in Italia che nel mondo. È il direttore artistico di Labyrinth Italia.
Masih Karimi. Pittore e musicista, ha iniziato a suonare il violino classico e, successivamente, quello elettrico e la chitarra classica. Nel 2002 la scoperta della musica tradizionale e del magam gli cambia il corso della vita e inizia a suonare il Daf e il Tanbur. E' stato allievo del maestro Ali Akbar Moradi. Nel 2007 ha ottenuto il diploma d’insegnante di Daf e Tanbur. Nel 2021 si trasferisce in Italia per studiare pittura all'Accademia Albertina di Torino. Negli anni ha tenuto numerosi concerti e seminari in diverse città italiane.
Ciro Montanari. Nel 2003 inizia lo studio delle percussioni indiane (tabla) con il Maestro Matteo Scaioli (a Ravenna), che lo presenta a Pandit Sankha Chatterjee, riconisciuto maestro dello strumento già professore alla Rabindra Bharat University di Kolkata (India). Ha studiato a lungo in India, seguendo il tradizionale approccio indiano. Dal 2005 al 2009 ha frequentato, presso il Conservatorio Arrigo Pedrollo di Vicenza, i corsi di "Tradizioni musicali extraeuropee" sotto la guida del Maestro Federico Sanesi. Da diversi anni opera come musicista, anche all’estero, collaborando con diverse realtà artistiche e suonando in varie istituzioni accademiche e prestigiosi Festival di World Music.