L'antica Chiesa dedicata a San Michele, santo per cui i Longobardi avevano una particolare devozione, ha bei marmi settecenteschi ed è collegata al convento femminile prima benedettino e poi francescano.
Il santo guerriero e le monache benedettine
La Chiesa di San Michele ha origine longobarde, evidenziate fin dalla dedicazione. L’Arcangelo Michele, santo guerriero, era infatti particolarmente amato dal popolo longobardo che vi ritrovava il raccordo con le antiche divinità armate di spada della sua origine pagana.
Purtroppo la Chiesa oggi non trova alcuna traccia della sua antichità ed è impostata secondo le modalità cinquecentesche delle chiese della Controriforma, con unica navata a botte e il coro in controfacciata.
Alcuni dipinti settecenteschi di G.B. Rossi ne abbelliscono gli interni. Ma l’evidenza artistica più importante è l’altare di marmo commesso e i comunichini, anch’essi di marmo colorato, elegantemente decorati con angeli.
Collegato alla Chiesa c’è un convento destinato alle suore benedettine già nell’XI secolo e poi passato all’ordine francescano.