Complesso di S. Sofia e Chiesa dell'Addolorata

Nel sito dove era, probabilmente, l'antico Foro Romano, una scenografica chiesa e il complesso monastico di origine longobarda. Un luogo privilegiato della memoria e della città.

Il Complesso della Chiesa dell’Addolorata e del Monastero di Santa Sofia ha una storia antica. Il monastero risale come fondazione al IX secolo e quindi è di origine longobarda, come testimonia anche il nome che richiama alla Chiesa di Benevento e alla chiesa imperiale di Costantinopoli, dedicata alla Santa della conoscenza.

Dopo varie vicissitudini, nel 1500 a Salerno arrivano i gesuiti e si insediano nel monastero, edificando la chiesa nelle forme in cui oggi la vediamo. La bella scalinata che dà accesso alla chiesa, è la prova dell’intento scenografico caratteristico della Controriforma e della vocazione alla rappresentazione sacra dei Gesuiti. Tutta la piazza risulta fortemente scenografica, in uno dei luoghi caratteristici della città romana, identificata da qualcuno come il luogo del Foro, e sicuramente la partenza della via che conduceva a Nocera.

Oggi la chiesa è adibita a luogo di eventi culturali e di esposizione. L’interno è arricchito da dipinti murali del XVI e XVII secolo.

L’antico monastero del IX secolo fu prima maschile e poi femminile, sotto la giurisdizione della Badia Benedettina di Cava. Oggi l’edificio, che affaccia su largo Abate Conforti, si caratterizza in due corpi di fabbrica uniti da un passaggio con un giardino.

Sul prospetto di via Trotula de Ruggiero è emersa una quadrifora traforata di archi intrecciati, attribuibile al XIII secolo.

Il nome dell’Addolorata è del XIX secolo, quando la chiesa passò appunto alla confraternita omonima.

Informazioni

Complesso di S. Sofia e Chiesa dell'Addolorata
largo Abate Conforti , 84121 Salerno

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