Carlo Pisacane e Giovanni Nicotera

Il monumento a Giovanni Nicotera è al centro della Villa Comunale, a ricordare il parlamentare eletto a Salerno e più volte ministro. Nella Villa c’è anche il monumento a Pisacane, che con lui guidò la sfortunata spedizione di Sapri.

Nella Villa Comunale di Salerno, al centro della piazza c’è la statua bronzea di Giovanni Nicotera, politico calabrese che però è legato a Salerno per molti motivi. Era infatti il luogotenente di Carlo Pisacane, che alla testa dei “trecento, giovani e forti”, nel 1857 sbarcò a Sapri per quella tragica insurrezione che poi fu effettuata con successo tre anni dopo da Giuseppe Garibaldi.

Nicotera, appena ventenne, fu a fianco di Garibaldi nel 1848 a Roma, e poi organizzò insieme con Pisacane la spedizione a Sapri, che, a causa di tradimenti e cattiva organizzazione, portò alla sconfitta dei rivoltosi, alla morte di Pisacane, all’arresto di Nicotera, che fu imprigionato e processato a Salerno – nella sede attuale dell’Archivio di Stato – condannato a morte, condanna poi commutata in ergastolo. Ma proprio Garibaldi lo liberò nel 1860, e dopo una giovinezza di insurrezioni e una vita dedicata all’Unità d’Italia, fu eletto al Parlamento proprio a Salerno e, esponente della Sinistra, divenne Ministro degli Interni nel governo De Pretis nel 1876. Di nuovo fu Ministro degli Interni nel 1891, questa volta però in un governo di Destra, a cui in età più avanzata si era convertito, caratterizzandosi per la dura repressione dei nascenti movimenti socialisti. 

Carlo Pisacane non ebbe questa sorte, morì appunto nella spedizione a Sansa, un paesino in Cilento. Anche a lui è dedicato un monumento nella Villa Comunale, il primo a lui eretto. Un monumento appartato e quasi nascosto, che ricorda però, rispetto alla controversa e contraddittoria vita politica di Nicotera, che gli dei amano quelli che fanno morire giovani. Loro almeno rimarranno fedeli agli ideali della gioventù.