La necropoli etrusco-sannitica di Fratte è la testimonianza del passato più antico della città di Salerno. Il sito archeologico racconta le origini del primo nucleo abitato, localizzato sulle rive del fiume Irno e frequentato dal VI al III secolo a.C.
Cenni storici
L’area archeologica di Fratte sorge nella periferia settentrionale della città di Salerno, in una posizione che favoriva il controllo della fertile valle dell'Irno e collegamenti agevoli sia a sud, verso il golfo e i monti Picentini, che a nord, verso Capua e la zona del Volturno.
I primi insediamenti umani risalgono già al 2300 a.C., attestati da frammenti e armi di selce ritrovati nell’area. Tuttavia è dal VI secolo a.C. che Fratte viene abitata in maniera continuativa, come testimoniano i resti di antichi edifici di origine etrusca ancora oggi visibili.
Alla fine del V secolo a.C. la zona viene occupata dai Sanniti, che vi rimasero fino alla seconda metà del III sec. a.C., quando l’area fu definitivamente abbandonata. Una sua rioccupazione si registra solo quando il territorio divenne parte della colonia romana di Salerno.
L’area archeologica
L’area archeologica di Fratte, che si estende per circa 4500 mq, è delimitata da mura e sistemata a parco, lasciando in vista i resti più consistenti delle strutture rinvenute.
Che l'insediamento fosse abitato da popolazioni etrusche tra VI e il V sec. a.C. è testimoniato da alcune iscrizioni e reperti in bucchero (ceramica nera lucida) rinvenuti nelle tombe. Il ritrovamento nella zona occidentale degli scavi di una cisterna, vasche di decantazione per l'argilla, una fornace e strutture di tipo "industriale" ci indica che l'abitato fosse un importante luogo di produzione di manufatti in argilla.
Nel IV secolo a.C il centro etrusco subisce l’invasione sannitica. Di questo periodo ci sono giunti i resti monumentali di otto tombe visibili sul versante occidentale della collina dalle quali è stato possibile ricostruire buona parte dei corredi funerari.
L’area archeologica di Fratte si presenta oggi come un ampio polmone verde che permette di unire il piacere della passeggiata nella natura con l'amore per la storia antica. I materiali rinvenuti negli scavi del sito sono esposti al Museo archeologico provinciale di Salerno. Un viaggio approfondito e affascinante nel mondo degli Etruschi ‘di frontiera’ è possibile visitando il Museo archeologico nazionale di Pontecagnano.
Da scoprire
Le tombe a camera presentano una struttura costruita nella roccia, il cui spazio interno, la camera appunto, serviva a ospitare le tombe del defunto e quelle della sua famiglia e a mostrare un rango superiore. Le tombe presentano letti funebri dotati di cuscino, a sezione triangolare o cilindrica.
Muovendosi verso la parte occidentale dell’insediamento s’incontra una cisterna circondata da vasche per la decantazione dell’argilla, una fornace, pozzi e canali e aree pavimentate: in questa zona, infatti, tra il VI e il V secolo a.C. si lavorava l’argilla, come conferma il ritrovamento di numerosi stampi e scarti di lavorazione.
Da sapere
Nel loro periodo di massima espansione, gli Etruschi sono arrivati a lambire il Sud Italia e l’area salernitana ha costituito il loro confine meridionale. Il sito di Fratte, secondo alcuni studiosi chiamato Irna, e quello della vicina Pontecagnano (Picentia), furono due importanti avampostoi della civiltà estrusca in Campania. Questi centri “di frontiera”, aperti a genti e culture diverse, grazie ai commerci ed agli scambi furono molto ricchi, come denota la grande quantità di oggetti presenti nelle tombe delle necropoli, oggi esposti nel Museo archeologico provinciale di Salerno e nel Museo archeologico nazionale di Pontecagnano.
Il bucchero è un tipo di ceramica nera e lucida, spesso fine e leggerissima, prodotta dagli Etruschi, in particolare nei centri di Tarquinia e Cerveteri (Lazio). Il colore nero era ottenuto mediante un particolare processo di “riduzione”, cioè usando il fumo di una fiamma che trasformava l’ossido rosso contenuto nell’argilla in ossido nero.
L'area archeologica di Fratte fa parte della rete Salerno Musei --> Scarica la mappa
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