Il Palazzo della Provincia, anticamente sede del convento di Sant'Agostino, domina il lungomare con la sua bella mole Ottocentesca. La Chiesa di Sant'Agostino, posta all'interno del complesso, conserva una "miracolosa" tavola della Madonna e alcune altre pregevoli opere d'arte.
Il Palazzo della Provincia, in bella posizione di fronte al mare, è la prima edificazione cittadina costruito con cultura moderna su progetto dell’ingegner Grasso a inizio Ottocento. Ma l’edificio, che pure in epoca moderna ha subito una serie di rimaneggiamenti e di ampliamenti – come la torre dell’orologio che è di fine Ottocento – si insedia su un monastero dedicato a Sant’Agostino, costruito nel 1400. Allora l’edificio dava sulla spiaggia e insisteva sulle mura cittadine, e appunto sulla spiaggia antistante fu miracolosamente trovata nel 1453 la tavola dipinta cosiddetta della Madonna di Costantinopoli, dipinto considerato miracoloso e collegato alla devozione popolare.
La linea dello stabile rivolta al mare - l’entrata del monastero era sul lato opposto - evidenzia una sobria simmetria impostata sopra l’asse del portone con quattro balconi per ogni lato. Dipinti ottocenteschi e poi numerose foto d’epoca ritraggono il palazzo che era considerato fulcro della nuova città. All’interno sono conservate alcuni pregiati dipinti che vanno dal Quattrocento al Settecento.
La Chiesa di Sant’Agostino, che dà sul lato della piazza originariamente entrata del convento, è di impianto tardo Seicentesco, ma è ovviamente di origine del XV secolo, e in essa si svolge un episodio di una novella di Masuccio Salernitano, il maggiore novellista del Quattrocento italiano.
All’interno della Chiesa, oltre alla tavola della Madonna di Costantinopoli (in realtà di impianto occidentale) del XIV secolo, ci sono altre pregevoli opere d’arte, tra cui un bel Crocifisso ligneo del secolo XV.