I musei potrebbero riaprire dal 16 gennaio, ma solo nelle regioni in zona gialla.
Una delle ipotesi al vaglio del Governo, in vista del nuovo del nuovo DPCM del 15 gennaio è la riapertura dei musei. Stando a ciò che trapela dalle fonti vicine al governo, rilanciate dalle agenzie, sembra che il ministro dei beni culturali, Dario Franceschini, abbia chiesto la riapertura dei musei almeno nelle regioni considerate zona gialla.
Alcuni direttori di importanti complessi museali confermano che riaprire in sicurezza è possibile, osservando i protocolli già messi in atto quest'estate. Mario De Simoni, presidente delle Scuderie del Quirinale, suggerisce due misure che le Scuderie hanno già adottato con successo in occasione della mostra dedicata a Raffaello: allungare l'orario di visita e monitorare costantemente il numero delle persone che entrano e che escono dalle strutture. Questi due provvedimenti, uniti al rispetto del distanziamento e alla corretta sanificazione degli ambienti, sono in grado di rendere la visita in un museo “una delle cose più sicure che si possano immaginare”.
Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco Archeologico di Paestum e Velia, ha dichiarato che, per accedere al Parco è stato studiato un percorso unidirezionale a senso unico, al ine di evitare assembramenti e garantire il distanziamento sociale anche in presenza di flussi consistenti.
Per Alfonsina Russo, direttrice del Parco Archeologico del Colosseo, e Valentino Nizzo, direttore del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma, riaprire è si possibile, ma a patto che non si debba poi richiudere entro breve tempo.
Fonte: www.qaeditoria.it