La fondazione e i secoli romani

Salerno fu fondata come colonia romana nel 197 a.C. ed ebbe vita prospera per secoli. I resti della città romana giacciono sotto le abitazioni del Centro Storico, e alcune opere preziose sono conservate nel Museo archeologico.

L’area di Salerno è abitata da tempo antichissimo: luogo ideale, con il fiume e il mare vicino fin dal paleolitico ci sono insediamenti scoperti dagli archeologi. Nel Vi secolo a.C. gli Etruschi fondarono una città, probabilmente dal nome di Irna, i cui resti sono rinvenibili nel quartiere di Fratte, con una necropoli, gli oggetti e i resti più preziosi e importanti sono conservati nel Museo Archeologico

 Ma Salerno fu fondata dai Romani come colonia nel 197 a.C., in un’area strategica, a protezione della valle del Sele abitata dai Piceni, qui deportati per la loro alleanza con Pirro e poi con Annibale. La città, protetta dai monti e dal mare su tre lati, presentava un’ampia pianura da cui gli eventuali nemici dovevano coprire, superato l’Irno, un grande spazio allo scoperto per raggiungere le mura, in una posizione che copriva almeno in parte l’attuale Centro Storico. La città era attraversata dalla via Ania – Popilia, che univa Capua a Regium, quindi era interna anche ai traffici commerciali, che, uniti al porto di mare, la rendevano probabilmente ricca. 

La città medievale è cresciuta sui resti dell’antica città romana, per cui è difficile oggi ricostruire i luoghi e gli spazi; scavando nelle fondamenta delle abitazioni e degli spazi pubblici del Centro Storico ci sono ritrovamenti che testimoniano le vestigia dell’antica città. Tra Palazzo Fruscione e la Cappella Palatina ci sono, ben visibili, i resti di terme, e altri resti sono a Vicolo della Neve. 

Ci sono poi le tracce urbanistiche, il Foro che probabilmente gravava sull’attuale piazza Abate Conforti, e ancora si può riconoscere la forma della piazza romana. Piazza Flavio Gioia – la “Rotonda” – è stata attribuita al luogo del Teatro, e anche se oggi l’ipotesi è scartata dagli archeologi, la sua forma rotonda con vista sul mare, rende suggestiva la localizzazione. C’è poi, preceduto da un bel porticato di colonne di reimpiego, il Tempio di Pomona, adiacente al Palazzo Vescovile.  

Le opere più interessanti sono forse costituite dai sarcofagi che oggi sono nell’atrio del Duomo, alcuni pregevoli, e usati nuovamente nel Medioevo come sepolcri di contemporanei. 

Il bronzo di Apollo conservato nel Museo Archeologico è l’esempio artisticamente più splendido della città romana e rappresenta uno dei simboli della città di Salerno.