Palazzi storici

Passeggiare per il centro storico di Salerno, oltre ad essere piacevole e rilassante, può diventare, con un po' di informazioni utili, un vero e proprio viaggio fra edifici e palazzi risalenti alle tante epoche storiche. Partendo dall'antica strada del commercio fino a via Duomo, passando per via Tasso in direzione dell'incantevole Giardino della Minerva, ecco un suggestivo itinerario alla scoperta delle dimore più caratteristiche, per immergersi nell'affascinate passato della città.

Percorrendo via dei Mercanti, arteria principale del centro antico, si può ammirare Palazzo Pinto, dove l’omonima famiglia nobile di origine normanna dimorò fino agli anni 20 del secolo scorso. Sede in passato della Biblioteca Provinciale, il palazzo oggi ospita la Pinacoteca Provinciale. Di fronte, a pochi passi dal Museo Virtuale della Scuola Medica Salernitana, si trova Palazzo Carrara, caratterizzato da una struttura architettonica tipica del Seicento e Settecento salernitano, ma di sicura edificazione antecedente. Il palazzo è noto per aver ospitato San  Francesco di Paola e una targa ne ricorda l'evento. Più avanti, risalendo via Duomo, si incontra uno dei palazzi gentilizi più importanti  del centro storico di Salerno. Situato di fronte all’ingresso della Cattedrale, il Palazzo Giannattasio presenta una facciata barocca con tre piani, rimaneggiata più volte nel Seicento e nel Settecento e ispirata all’architettura napoletana. Sulla chiave di volta del portone è ben visibile lo stemma del casato dei Giannattasio, famiglia originaria di San Cipriano Picentino che acquistò il palazzo nella seconda metà del XVIII secolo. A pochi passi dal Duomo, lungo via delle Botteghelle, si può notare il bell’ingresso di Palazzo D’Avossa, caratterizzato da una struttura ad arco marmoreo recante lo stemma del casato. L’edificio presenta una serie di archi e strutture pensili che uniscono diversi fabbricati e una raffinata balconata, ornata da sei busti marmorei con affaccio su via mercanti. Imboccando vicolo Adelberga si accede ad un’area, denominata Antica Corte, dove Arechi II fece costruire una maestosa Reggia, quando decise di trasferire la capitale da Benevento a Salerno. Di questo magnifico palazzo, che probabilmente si estendeva dal rione dei Barbuti al Vicolo Pietra del Pesce, oggi restano soltanto  l’ipogeo e la Cappella Palatina.

Risalendo vicolo dei Barbuti, spostandosi sul lato destro dell’omonima piazza, si salgono i gradoni del suggestivo vicolo Gisolfo II. Sulla sinistra ha inizio via Tasso con il palazzo appartenuto alla nobile famiglia Lauro Grotto, nel quale è stata rinvenuta una cappella settecentesca intatta. Proseguendo sulla stessa strada, dove tra XIV e XVI secolo risiedevano le famiglie nobili e più importanti, si trova l’imponente Palazzo Ruggi D’Aragona, considerato uno degli edifici più suggestivi della zona. Il palazzo, che oggi ospita la "Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per le province di Salerno e Avellino" presenta uno stile parzialmente barocco, ma le sue origini sono sicuramente antecedenti, avendo ospitato nel 1555 l’imperatore Carlo V. Le principali attrazioni sono l'entrata con lo scalone in marmo a cascata di grande pregio e la monumentale Fontana di Nettuno, nel cortile. Ancora più avanti, sollevando lo sguardo, si possono notare le graziose finestre decorate a stucco di Palazzo Conforti,  dimora storica di stile rococò edificata negli anni tra la prima e la seconda metà del Settecento. Al secondo piano, il piano nobile, si trova un giardino pensile con una fontana centrale, gli appartamenti sono ornati da preziosi dipinti.

Percorrendo la vicina via Trotula de Ruggiero, con una deviazione verso via S. Massimo, si visita Palazzo S. Massimo fondato, assieme all’annessa chiesa, dal principe Guaiferio tra l’861 e l’865. Nonostante l’aspetto settecentesco della facciata, il palazzo conserva una parte medioevale nella sua struttura, con alcuni elementi riconducibili alla storia classica e a quella paleocristiana e carolingia. Dopo vari passaggi di proprietà e cambi di destinazione d’uso, purtroppo il palazzo si trova oggi in stato di abbandono. Continuando su via Trotula De Ruggiero in direzione Giardino della Minerva, vi è il palazzo appartenuto alla famiglia Copeta, costruito nella prima metà del Settecento sull’area dell’antico cimitero del convento di S. Maria delle Grazie e S. Bartolomeo. Collocato in un'inviadiabile posizione panoramica, il palazzo è caratterizzato da un interessante gioco cromatico delle decorazioni di volte e parete, basato sull'alternaza del bianco e del rosso. Salendo, in Largo Scuola Medica salernitana si trova Palazzo Martuscelli.

Ritornando verso la parte bassa del centro storico, imboccando vicolo Lavinia e scendendo i Gradoni Madonna della Lama si arriva a Largo Campo, dove poco distante dal noto Palazzo Genovese, si trova Palazzo Bottiglieri caratterizzato da un maestoso portale d'ingresso in tufo sormontato da una maschera.

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